

Quali permessi sono necessari per l’installazione di una pergola?
Se hai intenzione di installare una pergola per trasformare il tuo outdoor in una piccola oasi da goderti in qualsiasi periodo dell’anno, è fondamentale che tu sia adeguatamente informato sulle norme ed i permessi al riguardo, che possono variare in base al proprio Comune di residenza.
La regola generale
In primo luogo, è opportuno che tu sappia che le strutture dotate di copertura variano a seconda dei materiali, del peso, delle dimensioni e del luogo di installazione. Infatti, sono proprio tali differenze a determinare la necessità di richiedere permessi al Comune.
Secondo la regola generale, l’installazione di pergole con struttura metallica e copertura mobile sono annoverate tra le opere di edilizia libera, perciò non necessitano di permessi particolari.
La peculiarità risiede proprio nella presenza di una copertura mobile, che a differenza di quelle fisse o semi-fisse non necessita di un permesso per essere costruita.
Invece, se il gazebo o la pergola presentano un tetto fisso ed una destinazione d’uso permanente può essere obbligatorio richiedere il permesso per costruire.
Quale funzione svolgerà la tua pergola?
La Sentenza 5008/2018 del Cds ha, dunque, definito una pergola (o un pergolato) come una struttura per esterni “composta da montanti verticali tenuti insieme da assi o lamelle orizzontali. Il sistema creato resta aperto nella fascia superiore e ti permette di orientare la struttura per gestire al meglio la luce e il passaggio dell’aria;”
Il pergolato, infatti, che ha solo natura ornamentale, è costituito da un’impalcatura formata da montanti verticali ed elementi orizzontali. La sua struttura leggera fa da sostegno a piante rampicanti, che danno ombra e riparo e non ha bisogno di autorizzazioni o comunicazioni.
L’unico permesso da chiedere è l’autorizzazione del condominio (se si tratta di un’opera eseguita in un balcone, terrazzo o attico condominiale).
Questo perché la pergola ha una semplice funzione accessoria di arredo dello spazio esterno, limitata nel tempo.
Viene infatti considerata analoga alla tenda da sole, che è considerata provvisoria perché non è fissa ma si può chiudere in modo facile e veloce; allo stesso modo la pergola è provvisoria perché il suo scopo è solo quello di sostenere la tenda, che rimane la vera protagonista del manufatto.
L’Edilizia Libera ha rilasciato un elenco delle opere esenti da permessi:
• gazebo di limitate dimensioni e non stabilmente fissi al suolo;
• pergolati;
• tenda, pergotenda, pergola addossata e autoportante e copertura leggera di arredo.
Se, quindi, tali opere sono realizzate con materiali leggeri, risultano movibili, ossia non stabilmente fissate al suolo, e possono essere smontate in maniera agevole, si possono realizzare senza permessi. Questo è valido sia per le pergole addossate che per quelle autoportanti (appoggiano su pali in legno o alluminio fissati a terra).
Nel caso in cui venga montata in occasione di una “manutenzione straordinaria” o se viene classificata tra le opere di “pertinenza minore” bisogna procedere con la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata): è il documento tecnico che deve essere spedito allo Sportello Unico Edilizia del Comune per comunicare l’avvio delle opere che modificano le superfici delle singole unità immobiliari (ma non la volumetria complessiva degli edifici), mantenendo l’originaria destinazione d’uso.
Per quali strutture sono necessari i permessi?
Quando si fa riferimento a delle strutture semipermanenti o fisse che hanno un impatto incisivo sul paesaggio circostante, è obbligatorio, invece, richiedere un permesso costruttivo che consenta di montare un impianto a norma di legge.
Questo riguarda anche il caso in cui il pergolato sia coperto, con alluminio o legno, poiché viene equiparato ad una tettoia, quindi non è possibile installarlo senza permesso di costruire.
Risulta, dunque, obbligatorio richiedere delle specifiche autorizzazioni per tutte le opere permanenti o temporanee di più ampie dimensioni come verande, tettoie che creano superfici utili ad essere vissute e le tensostrutture.
In tal caso bisogna richiedere i seguenti permessi:
1. SCIA: Segnalazione Certificata di Inizio Attività: deve essere tassativamente presentata per realizzare tutte le costruzioni che non modificano parametri urbanistici, volumetrie e destinazione d’uso e che non alterano la sagoma degli edifici.
2. CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata)
3. Permesso di Costruire: occorre nel caso in cui si dovessero avviare opere di nuova costruzione, che apportano una variazione volumetrica.
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